PERU' La Posada

Questo microlotto della Comunidad de Alto Chirumbia San Martin è una singola varietà, selezionata da Adriano Cafiso e  Edwin Quea Paco proprietario della Finca Chiriloma, Q Grader , giudice di Cup of Excellence , fondatore della Origen Quea Coffee Company, esportatore e trainers.

I lotti sono coltivati in ombra, all’interno della foresta, nella zona di Alto Chirumbia San Martin, distretto di Quellouno, La Convencion, Regione di Cusco.

Altitudine da 1750 a 1950 mt di altitudine.  

Le cinque farms insieme sono parte di una Comunidad Slow Food del Peru e insieme praticano un' agricoltura conservativa del territorio, a tutela dell’ambiente e della sicurezza alimentare.

Nell’area di coltivazione e oltre, per almeno un raggio di 30 km, non vengono utilizzati pesticidi e fertilizzanti chimici e viene favorita la crescita naturale delle piante, in un percorso che sostituirà nel tempo la monocoltura con la policoltura.

Le piante di caffè crescono fra piante di platano, frutta, avocadi, yuca e cereali.

Il suolo, nutrito con fertilizzanti naturali, minerali e vegetali, non subisce alcun trattamento chimico e per un raggio di 30 km almeno, non subisce alcuna contaminazione.

Le ciliegie dopo la raccolta e la prima selezione,  vengono spolpate, e i chicchi, parzialmente coperti di mucillagine, vengono messi a fermentare per 24/48 ore in serbatoi e poi, dopo essere lavati vengono posti ad asciugare  su lettini areati e protetti dal sole diretto per 12 giorni.

La fermentazione è stata fatta con un utilizzo minimo di acqua, senza immersione.

La selezione e il processo sono effettuati in loco.

La raccolta è avvenuta fra giugno e settembre 2023.

Si tratta di una area di coltivazione ristretta, della stessa comunità, ma il lotto di ogni produttore è singolo e di singola varietà.

La Comunità di Alto Chirumbia, San Martin fa parte di quel movimento che sta investendo oltre al Peru, altri paesi della Coffee Belt, raccogliendo tanti produttori attorno all’agroforestry, a quella agricoltura che, in antitesi alla monocoltura, sta rigenerando non solo il suolo ma anche il pensiero dei produttori di caffè e agricoltori più in generale, coinvolgendo tutta la filiera, fino ad arrivare al consumatore.

Le sfide che i produttori di caffè affrontano per mitigare gli effetti del cambiamento climatico, adottando le pratiche di agroforestazione  si aggiungono a quelle che devono affrontare per avere accesso al credito in paesi spesso economicamente instabili, come il Perù. 

Tuttavia, questa sembra essere l’unica strada per tutelare ambiente e biodiversità da un lato e per ribilanciare una fonte di reddito così importante, dalla quale finora i produttori sono stati esclusi.

L’ agricoltura forestale  è il rifiuto alla monocoltura, al neocolonialismo, allo sfruttamento di persone e suolo, è la proposta di rigenerazione di agricoltura e modello di sviluppo.